Beloca, oco squalo Sua la passeggiata e solo vola in finale

Merito anche della tenacia del «fantino» Policante che gli fa battere il record di 6 minuti e 47 secondi Migliaia le persone accorse nella frazione di Vestena

Lo squalo bianco «Beloca», di contrada Casoni, non ha seminato il panico sul circuito di Castelvero, ma vera ammirazione, stracciando tutti gli ochi avversari con il suo zampettare fiero e arrivando, unico, al traguardo, in 6 minuti e 47 secondi nella seguitissima «Passeggiata con l'oco». Beloca si è aggiudicato un tempo da vero campione. Merito anche del suo fantino, Denis Policante, che il percorso se l'è letteralmente sudato, mettendo a frutto allenamenti fatti di esercizi mirati e consolidati da lunga esperienza.Nemmeno il caldo torrido ha frenato l'afflusso di gente nella piccola Vestenanova che, domenica, ha trasformato la frazione - con gente da ogni parte della provincia - per lo spettacolo degli ochi e degli abitanti di Castelvero, guidati dal mitico Gruppo Alpini del paese. Trenta secondi di distacco per «L'oco della Belen», la farfalla di contrada Giacomi, arrivato secondo in 7 minuti e 17 secondi, percorrendo i 700 metri dell'anello con partenza e traguardo nella piazzetta. Terzo si è piazzato «Spiderman Tacà ia», la vedova nera di contrada Chiesavecchia, in 7 minuti e 56 secondi. Da sottolineare che i nomi dei pennuti scaturiscono dalla fantasia dei residenti che quest'anno hanno proposto come tema gli animali esotici.Lo scatto dei maestosi volatili, incontenibili sulla linea di partenza e trattenuti a stento dall'abbraccio dei fantini, accovacciati a terra e pronti a liberare il proprio concorrente, ha regalato vera adrenalina e incredulità. Spettacolare il via, dato dal consigliere regionale Stefano Valdegamberi, fedelissimo starter della gara, affiancato dal sindaco Edo Dalla Verde, che ha visto da vicino lo spolverone d'ali mozzafiato dei volatili. Protagonista della volata iniziale è stato «Pitoco» di contrada Pini, vincitrice nel 2014, che, nella foga, non si è accorto di avere il nastro di partenza attorcigliato al lungo collo, subito slegatosi dal movimento ciondolante del pennuto. In breve, è stato raggiunto dal rivale Beloca che ha staccato tutti puntando dritto al traguardo senza lasciarsi distrarre e senza accusare stanchezza, seguito dal fantino Policante che aveva portato la vittoria alla sua contrada anche nel 2004. È proprio contrada Casoni la detentrice del primato assoluto di soli 6 minuti, conquistato nel 2012 da Cerina Zandonà con l'oco Ugo. «Come in ogni competizione l'allenamento conta tantissimo», conferma Denis, il fantino del campione, «ancor più con questo caldo e tutta questa gente intorno. Difficile rimanere concentrati e guardare avanti». Spassoso anche l'ingresso in piazzetta degli ochi delle contrade Piombini e Villa, al 4°e 5° posto. Ala contro ala, hanno sfiancato i fantini che, carponi, li incitavano a colpi di testa, quasi capottandosi addosso alle transenne stipate di pubblico. In apertura di gara, si è tenuta la sfilata dei carri, i, un vero e proprio Carnevale rurale con pennellate di modernità, premiati dalla giuria: primo premio per contrada Casette per un bell'elefante costruito in cartone; secondo a contrada Villa, per il pesce pagliaccio di cartapesta; terzo a contrada Chiesavecchia col grande ragno «vedova nera» appeso a una ragnatela e circondato da Spiderman. Premiati anche gli allestimenti delle contrade; le migliori: Bottegheri, Villa e Zandonai. Assente contrada Moretti per il grave lutto che proprio domenica mattina ha colpito la famiglia di Ernesto Filipozzi, deceduto nell'incidente all'incrocio di Nogarotto, dove attualmente risiedeva, ma era nativo di Castelvero. Più volte nel corso della festa lo speaker ha espresso parole di partecipazione al lutto della famiglia, sempre presente nella loro comunità d'origineCOPYRIGHT.o

Mariella Gugole