Castelvero

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mercoledì 13 agosto 2014

Castelvero

articolo giornale Larena

Articolo su giornale Larena



Tamburo è l'oco che trionfa
alla Passeggiata di Castelvero

Una folla per lo show dei pennuti. Secondo Arthur, terzo Ringo Star Lo starter Valdegamberi: «È la festa della gente che lavora insieme»



Presa d'assalto la piccola Castelvero, nel pomeriggio assolato di domenica, con auto e gente dappertutto, per godersi una gara preceduta da uno show unico nel suo genere: la sfilata degli ochi accompagnati dagli abitanti delle contrade che in qualche caso, per far gruppo, hanno dovuto ricorrere ai «foresti» dei paesi vicini, a causa dello spopolamento della contrada.
È Tamburo di contrada Pini il campione della 12esima Passeggiata con l'oco di Castelvero (con tema gli strumenti musicali), faticosamente pilotato a tagliare il traguardo in 8 minuti e 3 secondi dal 33enne Davide Zandonà, grondante di sudore accanto alla tinozza dove ha trovato ristoro alla fine il suo pennuto primatista. Un record, infatti, se l'è sì conquistato: quello del peggior tempo di sempre. 
Al secondo posto si piazza contrada Zandonai con l'oco Arthur, giunto alla linea d'arrivo grazie a Diego Camponogara in 8 minuti e 29 secondi. Straordinario duello fra due contendenti per il terzo posto che se lo sono sudato, a carponi, usando davvero la testa, unica parte del corpo del «fantino» che il regolamento consente di impiegare per spingere l'animale nella giusta direzione. L'ha spuntata per un soffio d'ali l'oco Ringo Star di contrada Maccadanzi, incitato da Manuel Panato. 
Una gara spettacolare, dove si è lavorato «di testa», proprio perché i fieri palmipedi erano ovviamente disinteressati alla competizione, non avevano voglia di andare avanti e preferivano pavoneggiarsi fra due ali di spettatori pigiati lungo le transenne, sostando di quando in quando per godersi l'improvviso protagonismo. La simpatia dei pennuti ha largamente compensato quei due minuti in più rispetto al record di 6 minuti del 2012, un ritardo nemmeno percepito dalla maggior parte del pubblico. Gli organizzatori, invece, hanno constatato una generale lentezza degli improvvisati atleti, ma non ne hanno certo fatto un problema: «Staolta i ochi i è 'na de oco!», è stato uno dei commenti, a testimonianza che la competizione ha solo l'obiettivo di divertire. 
Alla fine si stringono la mano i fantini intorno alla tinozza, dove sguazzano gli ochi, e condividono la fatica di un percorso che proprio nello sprint finale è tutto in salita. «È stata dura quest'anno, veramente dura», tira il fiato il campione Davide Zandonà, «proprio perché gli ochi andavano più piano degli altri anni. Tamburo negli ultimi 200 metri si era proprio fermato e non voleva più ripartire. Però alla fine è andata bene lo stesso. Forse eravamo un po' stanchi anche noi fantini. Comunque il meteo ci ha voluto bene e siamo contentissimi». 
Già alla partenza Tamburo si era fatto notare, quando lo starter, il politico Stefano Valdegamberi, aveva dato il via e un volo lo aveva catapultato davanti a tutti, però dopo si era preso i suoi tempi come gli altri, che hanno sfiancato i fantini e divertito il pubblico. 
«Qui c'è una comunità viva», ha detto poi dal palco il consigliere regionale, «ed è un esempio che si contrappone all'individualismo dei nostri tempi. La vera festa è la capacità di aggregare le persone nel preparare un evento. Castelvero fa scuola: ciò che vediamo è il frutto di un lavoro durato mesi. Io son qui per questo, per dare testimonianza dell'anima che c'è nella comunità». 
Non è solo l'addestramento dell'oco a impegnare i 300 abitanti. C'è da progettare e allestire il carro allegorico e domenica sono stati premiati i tre più belli: contrada Piombini con una gigantesca chitarra; Vanzi per il totem e i costumi indigeni (tutti 24 cuciti dalla signora Elvira) e Casette per il singolare didgeridoo. Premiati anche gli allestimenti delle contrade: al primo posto Tezza, seguita da Zandonai e Bottegheri. A contrada Pini quest'anno andrà anche una scultura lignea di Franco Cipriani: trofeo che in futuro sarà assegnato alla contrada tre volte campione della Passeggiata.
Mariella Gugole

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